Un gruppo di ricercatori del Cnr Nanotec delle sedi di Lecce e Bari, con i colleghi dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha affrontato criticamente il problema della stabilità chimica nel tempo degli inchiostri a base di perovskite proponendo indicazioni per ricerche future, inclusa un’indagine sugli strumenti diagnostici più efficaci utilizzati finora per indagare su tali inchiostri.
“Le perovskiti di alogenuro metallico sono tra i materiali più promettenti e in pochi anni hanno rivoluzionato questo settore, raggiungendo efficienze di conversione della luce solare in energia elettrica maggiori del 25% per dispositivi in scala di laboratorio, superando quelle del silicio policristallino”, afferma Silvia Colella, ricercatrice Cnr Nanotec. “Uno dei principali vantaggi di questi materiali è la possibilità di essere depositati partendo da speciali vernici liquide, che possono essere stampati con tecniche ampiamente diffuse su superfici di vario tipo, ad esempio flessibili e trasparenti”.
La scheda
- Chi: Cnr-Nanotec di Lecce e Bari; Università di Bari
- Che cosa: “Chemical insights into perovskite inks stability”, Aurora Rizzo, Andrea Listorti, Silvia Colella*, Chem (2021), https://doi.org/10.1016/j.chempr.2021.11.004
Per informazioni:
- Silvia Colella (Cnr-Nanotec) – silvia.colella@nanotec.cnr.it;
- Gabriella Zammillo – gabriella.zammillo@nanotec.cnr.it – Responsabile comunicazione Cnr-Nanotec