Laser: possibili applicazioni low-cost dai “mezzi disordinati”

Un recentissimo studio di ricercatori dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) delle sedi di Roma e Lecce, pubblicato su Physical Review Letters, ha dimostrato che la luce emessa dai random laser si comporta in maniera molto simile a quella dei laser impulsati ultraveloci.
“Nei laser impulsati ultraveloci l’emissione di radiazione avviene sottoforma di impulsi brevi e potenti e sono utilizzati in ingegneria dei materiali, telecomunicazioni via fibra ottica, diagnostica medica e chirurgia”, spiega Luca Leuzzi, primo ricercatore del Cnr-Nanotec di Roma. “Negli ultimi anni sono emersi e sono stati studiati nuovi tipi di laser, privi di specchi, senza cavità. Sono detti random laser e sono composti da materiali disordinati, come polveri di nanoparticelle o solidi porosi, in grado di amplificare la luce. Non richiedono una costruzione tecnologicamente complessa e presentano una grande flessibilità operativa, permettono una emissione diffusa di luce coerente in tutte le direzioni e hanno un costo bassissimo. Di recente hanno trovato applicazioni molto promettenti nei campi della diagnostica medica, dello sviluppo di strumentazione optoelettronica, del rilevamento a distanza, della ricostruzione di immagini ad alta risoluzione”.
Grazie a quanto osservato in questo studio, e finora sostenuto solo teoricamente, i random laser possono essere considerati alla stregua dei laser ad impulsi coerenti e aprire la possibilità a nuove applicazioni tecnologiche.

La scheda

Chi: Istituto di Nanotecnologia (Cnr-Nanotec) Lecce e Roma.
Che cosa: “Demonstration of Self-Starting Nonlinear Mode Locking in Random Lasers” – Fabrizio Antenucci, Giovanni Lerario, Blanca Silva Fernandéz, Luisa De Marco, Milena De Giorgi, Dario Ballarini, Daniele Sanvitto, and Luca Leuzzi; Phys. Rev. Lett. 126, 173901 – Published 27 April 2021), DOI:  https://doi.org/10.1103/PhysRevLett.126.137401

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